Laboratorio MIGRAZIONI "Voli senza frontiere"

Laboratorio ''VOLI SENZA FRONTIERE''



PREMESSA


Il progetto nasce nell'ambito delle proposte che il CEA rivolge alle scuole sul tema delle MIGRAZIONI.


La migrazione è una prerogativa di diversi animali (insetti, pesci, mammiferi…) tuttavia è tra gli uccelli che si notano i fenomeni più imponenti e più caratterizzati. Le migrazioni hanno attirato l’attenzione dell’uomo fin dalla più remota antichità; gli assembramenti di uccelli, la loro scomparsa in autunno e il loro ritorno nella bella stagione, impressionarono l’uomo primitivo al punto che questo vi vide un segno degli dèi. Così troviamo testimonianze antichissime relative agli uccelli migratori. Due teorie si opporrano per circa 23 secoli, “migrazionismo” e “ibernazione”, prima che si concordi sulle migrazioni come sola spiegazione possibile della sparizione dei nostri uccelli in autunno. Aristotele per primo apporta un contributo “scientifico” nella sua Storia degli animali dove spiega la sparizione autunnale degli uccelli tanto con l’ibernazione che con la migrazione. Nel corso del XVIII secolo si assisterà a una rivoluzione della cultura scientifica e cominceranno ad apparire ornitologi “migrazionisti” che smentiranno i tanti autori, tra cui il grande Linneo, che facevano svernare gli uccelli nel fondo delle paludi.

Ancora oggi gli spostamenti migratori degli uccelli sono oggetto di studi approfonditi in quanto essi rappresentano eccellenti strumenti per il monitoraggio e la comprensione delle modificazioni ambientali. Lo studio che ha fornito i dati più completi è la tecnica dell’inanellamento, metodo d’indagine dovuto all’ornitologo danese Mortensen che lo sperimentò e lo applicò verso la fine del 1800. L’inanellamento comporta il marcaggio individuale degli uccelli, attraverso l’applicazione ad una zampa dell’uccello di un anello numerato in metallo leggero, da parte di ornitologi particolarmente esperti, al fine di fornire dati di vitale importanza circa modalità di migrazione, biologia, demografia e processi ecologici.



Molteplici sono i pericoli a cui vanno incontro i migratori. Gli uccelli si trovano ad affrontare sfide enormi per la loro sopravvivenza ogni giorno. La maggioranza di queste sfide sono collegate alle attività umane. Un gran numero di uccelli vengono uccisi a causa di collisioni con le strutture umane e attrezzature, avvelenamento da pesticidi e contaminanti. La più grande minaccia per gli uccelli e per tutta la fauna selvatica continua ad essere la perdita e/o il degrado degli habitat.



Le specie migratrici meritano una particolare attenzione a causa della loro importanza dal punto di vista ambientale, ecologico, genetico, scientifico, culturale, educativo, sociale. La loro peculiarità che li porta a compiere spostamenti anche molto lunghi e ripetuti nel tempo li rende degli ottimi indicatori della qualità ambientale. Le rotte seguite dai migratori sono il prodotto di migliaia di anni di selezione naturale e risultano finemente modellate dalle variazioni stagionali, ambientali e climatiche. Ciò rende i migratori efficaci sentinelle dell’impatto che molteplici fattori come l’alterazione del territorio e del clima hanno sull’ambiente, facendone uno degli indicatori più ampiamente utilizzati degli effetti del cambiamento ambientale.



Inoltre parlare degli uccelli migratori significa condividere un’esperienza comune a tutti,  a chi di noi non è mai capitato di vedere una rondine o un balestruccio volteggiare sulla propria testa?


Si affronterà la tematica "MIGRAZIONI" attraverso l’utilizzo di metodologie attive come l’esperienza diretta e quotidiana, la discussione, l'osservazione, la riflessione ed il confronto al fine di comprendere l'importanza delle SPECIE MIGRATRICI all’interno biosfera.

 Si rifletterà sulla migrazione e il volo, si analizzerà la struttura degli uccelli, l’importanza delle penne, e la struttura delle ali di invertebrati migratori con particolare riferimento alle farfalle. Si affronteranno le strategie di migrazione, i luoghi di svernamento, l’orientamento, la nidificazione.


FINALITÀ GENERALI

 -   Approfondire il rispetto verso la natura

-  Acquisire la consapevolezza che la crescita economica ha portato ad un depauperamento ed inquinamento delle risorse, che, indipendentemente dal fatto che siano rinnovabili o non rinnovabili, non sono infinite

- Promuovere la partecipazione ai problemi ecologici e stimolare a cambiare i propri atteggiamenti quotidiani.



FINALITÀ  SPECIFICHE

 - Affrontare la tematica migrazioni sia dal punto di vista scientifico-naturalistico che da quello del vivere sociale per analizzare da un lato gli interventi in atto sul territorio e dall'altro il coinvolgimento personale verso comportamenti più sostenibili.

- Offrire percorsi di educazione ambientale strettamente legati alla realtà attuale e territoriale della risorsa fauna migratrice.

- Dare valore ai piccoli cambiamenti nel quotidiano, che nascono dalla consapevolezza e portano

innovazione nelle modalità di rapporto tra sé e gli altri.


OPERATIVITÀ e METODOLOGIA


Il fine principale non è l’apprendimento di nuovi contenuti, piuttosto si intende avviare i bambini ad un'osservazione più curiosa e più consapevole della fauna migratrice con la quele entrano in contatto, più o meno direttamente, ad un certo punto della loro vita.

L'esperienza diretta costituisce la modalità primaria con cui gli studenti sono invitati a "fare" per sviluppare gradualmente la capacità di " fare per capire".

I bambini e i ragazzi seguendo percorsi ludico-creativi potranno sviluppare intuizioni, riflessioni, scoperte sull'importanza del processo migratorio anche nella storia della convivenza umana


L'utilizzo di materiali di facile reperibilità (lenti d'ingrandimento, recipienti, pinzette, setacci ecc.) permette lo svolgimento del laboratorio sulle migrazioni anche nelle scuole che non dispongono di particolari strumentazioni quali microscopi o stereoscopi.

Le tematiche possono essere affrontate sviluppando e seguendo le linee didattiche progettate dagli insegnanti per il corso di studi.

Per la Vostra scuola si propongono per ogni classe due incontri della durata di 1 ora e 30 minuti ciascuno organizzati nelle seguenti modalità:


I Incontro  L’orientamento

Come fanno i piccioni viaggiatori a ritrovare la via di casa? O le farfalle Monarca ad attraversare l’intera America del Nord? O certi uccelli migratori a viaggiare per migliaia di chilometri per ritrovare, ogni anno, il luogo dove nidificare? Un filmato, che usa spettacolari tecniche di ripresa, svelerà i segreti delle straordinarie capacità di orientarsi degli animali.

Saranno avviate piccole esperienze che vedranno il loro pieno compimento nell’ambito del secondo incontro. Per i più piccoli ripercorriamo il viaggio delle rondini, attraverso il racconto del personaggio “Codalunga”.



II Incontro  Vado e torno

Esempi e richiami di esperienze d’osservazioni in ambienti naturali e luoghi dove si può osservare la fauna migratrice: il mare, il lago, la campagna, il parco cittadino, il tetto della propria casa, la stalla ecc.

Ripercorriamo il viaggio degli uccelli migratori attraverso un gioco tematico interattivo che coinvolgerà l’intera classe.

-  Cosa hanno di diverso le ali degli uccelli e le ali delle farfalle?

-  Come riescono gli uccelli a rimanere senza mangiare e senza bere durante il volo migratorio?

-  Come si orientamento dei pesci nel mare?

- Osservazione di un “campione di volo” prelevato in natura: come è organizzata la penna di un uccello? Come fa la delicatissima ala della farfalla a compiere lunghi percorsi?



Uscita facoltativa – Stazione di inanellamento nella Pineta di Castelfusano


Inoltre per potere integrare ed approfondire il tema proponiamo e raccomandiamo un’uscita presso la stazione di inanellamento inserita nella cornice della Pineta di Castelfusano di Ostia, dove le classi assisteranno all’apposizione di anelli di riconoscimento alle zampe di uccelli migratori e alla loro immediata liberazione. Un’esperienza emozionante assolutamente da non perdere. (Si richiede un minimo di due classi partecipanti all’uscita contemporaneamente)


Costi:  per ciascun incontro è richiesto un contributo di 2 Euro ad alunno per un minimo di 20 alunni per classe. Per l’uscita alla Pineta di Castel Fusano il costo è di 90 Euro per classe, per un minimo di 2 classi in uscita contemporanea.